Delegazione di pagamento: cos’è e da chi può essere chiesta

Che cos’è la delega di pagamento? Si tratta di una forma di credito al consumo che viene concessa ai lavoratori dipendenti, anche se precedentemente è stato sottoscritto un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio. Le trattenute dovute a qualsiasi titolo non devono eccedere il 50% dello stipendio, ma grazie alla delegazione dipagamento è possibile sanare un debito attraverso delle trattenute mensili in busta paga.

Nei prestiti con delegazione il richiedente consente al proprio datore di lavoro di trattenere mensilmente la rata da corrispondere al creditore. A differenza di quanto avviene per la cessione del quinto, il datore di lavoro non ha l’obbligo di accettare l’incarico di pagamento, poiché la delega rimane un atto discrezionale e, in quanto tale, non dovuto.

Il prestito con delega permette di ottenere maggiore liquidità poiché può coesistere con la cessione del quinto. Avrà rata, durata e tasso fissi per tutta la durata del finanziamento.
Chi richiede la delega di pagamento può decidere a monte quale sarà l’importo della rata e la durata del finanziamento (che, comunque, non può eccedere i 120 mesi).

Il finanziamento può essere estinto prima del termine stabilito dal contratto, permettendo al lavoratore di recuperare gli interessi non maturati.

Chi può richiedere la delegazione di pagamento?

I soggetti che possono richiedere un prestito con delega di pagamento sono tutti i dipendenti statali, la maggior parte dei dipendenti pubblici e i dipendenti privati, se sono titolari di un contratto a tempo indeterminato. I pensionati non possono richiedere la delegazione di pagamento, poiché gli enti pensionistici hanno scelto di non accettare la trattenuta della doppia rata sulla pensione.

È bene specificare che questo tipo di finanziamento può essere concesso anche a chi abbia avuto in precedenza problemi di credito nel circuito bancario o ha assunto altri impegni finanziari.